torsdag 15 Okt 2009, 9:30

Venerdì è uscito il vostro ultimo disco.
Erano dieci anni che non compravo un cd il giorno dell'uscita.

Terrestre l'ho amato, anzi lo amo ancora.
Quando il respiro è corto e non vuol scendere sotto il diaframma è l'antidoto.
E d'improvviso il rimedio mi sblocca, come se dovessi vomitar l'aria inceppata.
Amorematico l'ho ballato fino a gocciolare.
Anche ieri, mica due anni fa!
Subsonica è dentro i miei finestrini quando fuori è grigio.

L'aspettativa era altissima, non arrivavo a guardarla negli occhi.

L'ho ascoltato un giorno e mezzo e l'ho respinto. L'ho chiamato flop.
"Non vengo al concerto".

Poi ieri non l'ho ascoltato affatto.
Ascoltavo i vecchi dischi e pensavo "non è all'altezza".
Metafora della mia vita recente.

All'una di notte nel buio blu del caricabatterie ho messo le cuffie.
Un'altra possibilità.
Occhi in un riflesso di soffitto, oppure chiusi.
Perfetto silenzio domestico, livello di stress zero, elettromagnetismo circostante minimo.
Premo play come si gira la rotella di un flebo.
Vengo invaso da una marea crescente di suoni.
La sensazione non è di affogare, è di esser sommerso, sapendo di saper respirare, sottacqua.

Alle due e qualcosa, mentre cerco ancora e ancora l'inizio della traccia fantasma sono eccitato.
"Non ho lasciato finire i biglietti, vero?"
Perché io v-e-n-g-o al concerto.

C'è una perla preziosa sul fondo dello stagno.
Rara e tonda come una luna davanti a un sole.
Ad aspettare te.
Che non so ancora chi sei,
pescatrice di eclissi.

Grazie