lördag 12 Apr 2008, 7:07
Di solito dal Salento arrivano ritmi in levare con il cuore in Giamaica.
Muzak invece è una band di ragazzini che fa proprio, con candida originalità, il linguaggio di quel post rock liquido, ai confini con certa new wave d’annata. É una bella sorpresa, perché il disco risulta molto piacevole e ben composto. Strumentazione in parte atipica (trombone, violoncello) a creare un prodotto spartano ma riuscito perfettamente, con un suono che tradisce amore per la musica ed assenza di prosopopea (difetto comune, assieme all’effetto carta carbone, per la stragrande maggioranza degli innumerevoli esordienti) nonché una modestia di fondo che contribuisce a renderceli simpatici. Ottimo il lavoro di Fabio Magistrali (a short apnea) alla produzione. Da evidenziare la collaborazione di Paul De Jong, di quei Books autori di alcuni tra i migliori dischi degli ultimi anni. Promettono molto.